La psoriasi

La psoriasi è una malattia dermatologica (della cute) definita come una dermatite eritemato-squamosa a decorso cronico con storia naturale variabile spesso associata ad un'artropatia. Esaminiamo punto per punto la definizione.


psoriasi


La lesione elementare (vedi sezione apposita) della psoriasi è una maculo-papula eritemato-squamosa: sarà clinicamente evidente quindi l'ispessimento e la desquamazione della cute. Queste squame sono solitamente bianco-grigiastre e secche. Grattando si "sfarinano", come delle gocce di cera solida (detto appunto segno della goccia), lasciando un'ultima pellicola aderente (detta di Duncan), tolta la quale si apprezza uno stillicidio ematico (segno della rugiada).
L'andamento cronologico della malattia prevede fasi di miglioramento alternati a fasi di esacerbazione, variabili tra paziente e paziente e nello stesso paziente in tempi diversi. Può essere accompagnata, come vedremo da un carattere reumatologico.

Le cause sono molteplici. Si parla di predisposizione alla malattia, coincidente con un HLA (human leucocyte antigen), la molecola espressa sulle cellule del nostro organismo, la base dell'immunità. Questa molecola è spesso di tipo CW6: è questo considerato il maggiore fattore di rischio, a cui si accompagnano geni di suscettibilità.
Negli individui geneticamente predisposti saranno poi fattori scatenanti, endogeni o esogeni, a rendere manifesta la malattia. Tra questi fattori i più importanti sono i traumi fisici: questi scatenano sulla cute un fenomeno definito isomorfismo reattivo di Koebner, con la riproduzione di una infiammazione cutanea (dermatite) per richiamo di cellule e fattori flogistici. Questo fenomeno è quindi riproducibile ogniqualvolta la cute si ferisca anche lievemete. Sono considerati fattori scatenanti anche infezioni virali e batteriche, in primis da Streptococco, nonché alti livelli di estrogeni (età prepuberale, menopausa, uso di anticoncezionale orale), stress psicofisico, assunzione di farmaci (beta-bloccanti, litio, antimalarici, antinfiammatori non steroidei, cortisonici), alcool e fumo di sigaretta.

Come l'andamento cronologico è variabile, così anche i quadri clinici presentano un polimorfismo elevato.
La variante più diffusa è quella in placche o volgare. Le lesioni si presentano come grosse placche rotondeggianti; le sedi colpite sono perlopiù simmetriche e riguardano prevalentemente le superfici estensorie di gomiti e ginocchia, la regione sacrale e il cuoio capelluto. Proprio quest'ultima localizzazione fa entrare il quadro clinico in diagnosi differenziale con la dermatite seborroica, patologia che, peraltro, sovente si accompagna alla psoriasi. Se le lesioni sono di dimensioni minori, possono essere grandi come una moneta (variante nummulare) o una goccia (variante guttata).
Altre forme:
- ps. intertriginosa/invertita: riguarda elettivamente le grandi pieghe (ascelle, solco sottomammario, grembiule addominale, inguine), specie nei soggetti obesi e diabetici; si è vista l'associazione con un fungo, la Candida
- ps. universale: con l'interessamento della maggior parte della superficie cutanea; presenta una maggiore componente desquamativa a scapito di quella eritematosa
- eritrodermia psoriasica: grave forma, scatenata spesso dalla brusca sospensione della terapia; la lesione prevalente è l'eritema che si accompagna spesso a sintomi sistemici
- delle mucose: riguardante i genitali esterni, raramente interessa il cavo orale
- ps. ungueale: caratterizzata dal pitting (piccoli solchi del corpo dell'unghia a forma di capocchia di spillo), dalle chiazze color salmone, dalla onicolisi (distruzione e caduta dell'unghia) o da una spiccata ipercheratosi
- ps pustolosa: localizzata palmoplantare, acrodermica o generalizzata, sostituisce le macule con le pustole fino a interessare tutto il corpo (con peggioramento della prognosi)
- artropatia psoriasica: con interessamento delle articolazioni; si divide in 5 sottoforme: oligoasimmetrica (poche articolazioni interessate, specie delle dita, senza bilateralità), simil reumatoide (simmetrica, con interessamento delle articolazioni carpo-metacarpali e interfalangee prossimali, ovvero tra falange e falangetta), delle articolazioni interfalangee distali o IFD (le articolazioni colpite sono quelle tra falangina e falangetta), spondilitica (con interessamento della colonna vertebrale), mutilante.

La terapia deve essere basata sul quadro generale e non sulle singole lesioni. Il principio consiste nel diminuire l'attività infiammatoria nelle zone lesionate, provocando una La prima arma, semplice e gradevole, è rappresentata dall'eliobalneoterapia, ovvero dall'associazione di esposizione solare (che provoca una locale immunosoppressione) e bagni al mare. Questo unico presidio, attuabile con l'arrivo dell'estate, fa andare in remissione una buona percentuale di pazienti. Altrimenti, nei casi necessari, bisogna ricorrere alla terapia farmacologica, consistente in prodotti topici steroidei e antiossidanti. Nei casi più impegnativi occorre una terapia sistemica con immunosoppressori come la ciclosporina, oppure i PUVA, cioé l'associazione di raggi ultravioletti con sostanze (psoraleni) che si attivano sotto l'azione degli UV.

2 commenti:

  1. Buongiorno, ho letto l`articolo e posso dire che solo i rimedi naturali possono dare la remissione stabile per molti anni. Dalla mia esperienza posso raccomandarvi https://www.psoeasy.com/it/rimedi-naturali-psoriasi-corpo

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  2. Salve a tutti,
    Sto soffrendo della psoriasi già per più di 4 anni, ho provato diversi metodi, ma psoriasi sintomi ritornavano dovuto alle condizioni sfavorevoli e situazioni stressanti. Posso dire quello che ho notato il che se volete una lunga remissione, state calmi.

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